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MARCELLO CARLINO

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È nato a Contrada (AV) nel 1949. Vive a Frosinone. Critico letterario. E' stato ed è redattore di riviste ed ha fatto parte del gruppo «Quaderni di critica» con il quale ha curato diversi numeri mongrafici, di taglio critico e teorico, su Gadda e sulla teoria letteraria nella Scuola di Francoforte e il volume Ipotesi di scrittura materialistica (1981). svolge una intensa attività di promozione culturale. Oltre a numerosi saggi su varie riviste, ha pubblicato: Come leggere "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati (1976); La letteratura italiana del primo novecento, in collaborazione con Francesco Muzzioli (1976); Alberto Savinio. La scrittura in stato di assedio (1979). Ha anche curato l'edizione delle lettere di Carlo Emilio Gadda a Bonavetura Tecchi, dal titolo A un amico fraterno. (1984). Ha studiato soprattutto lo sperimentalismo e le avanguardie, intervenendo su una lunga serie di autori e di opere, anche strettamente contemporanei, e dedicando speciale attenzione a Gadda, a Landolfi (analizzato in una sequela di

saggi e nel volume "Landolfi e il fantastico", 1998). Facendo riferimento alle posizioni di Benjamin, ha collaborato a ridefinire il concetto di allegoria; si è più volte occupato nel tempo del rapporto tra letteratura e arti visive: Una penna per il pennello. Giorgio De Chirico scrittore (1989); Deposizioni (2001); Scritture in vista (2005); Gli scrittori italiani e la pittura (2011).

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È presente nei seguenti numeri di «Risvolti»: n. 14, novembre 2005 (Appunti su un commentario tra filologia e surrealtà - intervento critico).

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