FERNANDO ANDOLCETTI
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È nato a Lucca nel 1930, vive a La Spezia. Diplomato in pianoforte, si interessa di arte visiva dalla fine degli anni ʼ50. Dagli anni ʼ80 l’interazione tra musica, immagini e parola è l’elemento che caratterizza il suo lavoro. La musica che vi compare, intesa prima come scrittura che come suono, è ricollegabile alla poesia visiva con un risultato, comunque, di sperimentazione autonoma. Dal 1961 ad oggi ha tenuto oltre cinquanta personali. Fra le principali: Galleria "Il Giorno” (Milano), Galleria “Dello Scudo” (Verona), Galleria “Forum” (Zagabria), Studio “Leonardi” (Genova), Palazzo “Rocca” (Chiavari), Studio “Gennai” (Pisa), Galerie “Etage” (Münster), Galleria “Caterina Gualco” (Genova), Museo “Charmey” (Svizzera), Centro “Di Sarro” (Roma), Museo “Nuova Era” (Bari), Galleria “Qal'at” (Caltanissetta). Numerose le partecipazioni a rassegne di poesia visiva: Biennale di Mexico City, Festival in Victoria (Australia), Internazionale a Bento Gonçalves (Brasile), Poesia Totale (Mantova), Poeti del
vedere (Bologna), Parole in vista (Montedoro-CL). È presente nel ʼ94 alla XXII Biennale di San Paolo (Brasile); nel ʼ95 a Satie et l’Art (Galleria Municipale, Parigi); nel ʼ96 ad Ascoltare l’immagine (Seravezza); nel ʼ99 a Il libro d’artista in Italia (Galleria d’Arte Moderna, Torino); nel 2000 a Fotoalchimie (Museo Pecci, Prato); nel 2001 a A shriek from an invisible box (Meguro Museum, Tokyo). Ha collaborato o collabora a varie riviste, tra cui «Lettera Internazionale», «Offerta Speciale», «Bricolage», «Ye», «Ad Hoc», «Rampike», «Art Life». Recentemente il suo lavoro è stato analizzato da Giorgio Di Genova in Storia dell’Arte Italiana del 900 - Generazione Anni Trenta (Ed. Bora, Bologna). Dirige il Circolo Culturale “Il Gabbiano - Arte Contemporanea” a La Spezia.
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È presente nei seguenti numeri di «Risvolti»: n. 7, ottobre 2001: Segnali (intervento creativo); Autopresentazione (intervento critico).