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DOMENICO CARA

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È nato a Grotterìa (Reggio Calabria) nel 1927. Vive a Milano dal 1952. Saggista, studioso d’arte e di letteratura, poeta, editore, giornalista pubblicista. Ha pubblicato innumerevoli sillogi di versi: Arie senza flauto (1959); Mitologia familiare (1962); Romanzi (1965); Cactus (1968); Territorio di fatti (1969); Disputa di confine (1972); Le proprietà generali (1973); La febbre del testo (1977); Lo stato della logica (1981); Principio della peste (1980); La derisione nucleare (1983); Tavola delle miniature (1983); La rigenerazione nei ragni (1987); Esperimenti sulla Sfinge (1987); Bajkal (1991); L’utopia gioiosa (1995); Passeggiare nella brughiera (1998); Filigrane innaturali (1999); Cardini macerie flumina (2000); Il dilagare dell’ascolto (2003); La materia del mondo (2006); Lento periplo (2006); Interni d’immolazione (2007); Le diagonali della psiche (2010). Suoi scritti sono stati tradotti in giapponese, giordano, guatemalteco ed in varie lingue europee. Ha collaborato e collabora a molti giornali e riviste di cultura,

di alcune delle quali è stato o è direttore responsabile. Ha partecipato ad esposizioni di poesia visiva e di scritture mail art. Molto nutrita anche la produzione in prosa creativa e aforismi, i primissimi pubblicati in francese da una rivista belga, «Phantomas», nel n. 118-123 del novembre 1972, quindi in volume: Le comete di Montigiano (1972); Esercizi di ir/riflessione (1979); Dix/incantesimi di raggio (1980); Qualcosa come la tersa innocenza (1981); Dopo gli statuti (1981); L'enigma e la strategia (1985); Pietrascissa. Con segni di cava ed altra rapida carta (Giardini, 1989); Ornamenti per sella (1994); Filigrane innaturali (1999); Interni d'immolazione (2007); Lume degli occhi (2008); Le diagonali della psiche (2010), etc. Tra i suoi saggi recenti, alcuni sono stati dedicati all'opera di Angelo Maria Ripellino, Antonio Pizzuto, Elsa Morante, Sandro Penna, Giorgio Manganelli, Lorenzo Calogero, fra gli italiani, e di Thomas Merton, Jack Kerouac, William Golding, Simone De Beauvoir, Fernando Pessoa e Geltrude Stein. In volume, invece: Estetica cristocentrica (1951); L'impiego dell'immagine (1967); Alvaro (1968); Marc Chagall: due momenti dell'opera grafica (1969); La comunicazione emotiva (1969); Le proporzioni poetiche (antologia: 1971-1976-1987); Strutture grafiche e segni (1974); Letteratura e pubblico oggi in Italia (1979); Imperfetto e metafora (1982); Poeti della Lombardia (1984); La qualità delle spoglie (1986); Organizzazione della prosa e altra vita del testo (1987); Traversata dell'azzardo - l'illusione irrazionale nella poesia italiana degli Anni Ottanta (1990); Le donne della poesia, oltre il femminile (antologia, 1991); La conservazione dell'oggetto poetico (antologia, 1993; 2° vol. 1996); Progetto di curva e di volo (1994); Storia di linee (1995); La brevità speculare (1996); Le alterità intenzionali (1997); Lotto delle reliquie (1998); La parola convocata (1998); La lettera forata (1998); L'intendersi per tagli (2000); Ancora il palcoscenico non è stato dipinto (2001).

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È presente nei seguenti numeri di «Risvolti»: n. 3, dicembre 1999 (13, da D. Cara, Passeggiare nella brughiera - intervento creativo); n. 5, ottobre 2000 (La nudità che ci resta - intervento creativo); n. 8, aprile 2002 (sai, l'immobilità non sbaglia, non si… - intervento creativo); n. 11, gennaio 2004 ("Compagni di strada caminando" - intervento critico); n. 13, aprile 2005 (Oronzo Liuzzi: etica del nuovo epigrammare - intervento critico); n. 18, marzo 2010 (Quale poesia nel villaggio globale? - intervento critico); n. 19, febbraio 2011 (Fonti d'agosto - intervento creativo; Sulle "Fonti d'agosto" - intervento critico).

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